Fondo impresa femminile: avvio ai nuovi incentivi

Con il D.M. del MISE del 30.03.2022 sono stati resi noti i termini, le modalità, le spese ammissibili e i criteri per poter presentare domanda di agevolazione al Fondo impresa femminile. Il Fondo è rivolto al sostegno delle imprese femminili di qualsiasi dimensione, che siano già costituite o di nuova costituzione, con sede sia in Italia.

Dal punto di vista soggettivo possono presentare la domanda persone fisiche, società già costituite e società da costituire appartenenti ai seguenti settori:

  • artigianato;
  • trasformazione dei prodotti agricoli;
  • servizi;
  • commercio
  • turismo.

Inoltre sono finanziabili programmi di investimenti riguardanti quattro tipologie di imprese femminili:

  • cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie;
  • società di capitali con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi di donne;
  • imprese individuali con titolare donna;
  • lavoratrici autonome con partita IVA.

Il Fondo finanzia due tipologie di investimenti: l’avvio di nuove attività imprenditoriali e lo sviluppo di attività esistenti. In entrambi i casi il progetto d’investimento dovrà essere realizzato entro 24 mesi e non sarà richiesto un valore minimo.

  1. Avvio di nuova impresa: per le libere professioniste, le imprenditrici che intendono costituire una nuova impresa, o le imprese costituite da meno di 12 mesi, è possibile inoltrare domanda per progetti d’investimento fino a € 250.000. L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto che varia in funzione della dimensione del progetto:
    per progetti fino a € 100.000, l’agevolazione copre fino all’80% delle spese (o fino al 90% per donne disoccupate) entro un tetto massimo di € 50.000;
    per progetti fino a € 250.000, l’agevolazione copre il 50% delle spese, fino a un massimo di € 125.000.
  1. Impresa già costituita e attiva da più di 12 mesi: in tal caso è possibile presentare progetti d’investimento fino a € 400.000. Lo scopo è quello di sviluppare nuove attività o sviluppare attività esistenti. In questo caso, l’agevolazione consiste in un mix di contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero, con una copertura fino all’80% delle spese ammissibili, per un massimo di € 320.000. Il finanziamento a tasso zero è da rimborsare in otto anni.

Dal punto di vista oggettivo il fondo permette la copertura di spese per investimento e il costo del lavoro. Sono ammissibili alle agevolazioni le spese relative a:

  • immobilizzazioni materiali con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa, a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata. Rientrano le seguenti voci di spesa:
    – spese connesse all’installazione di macchinari, impianti ed attrezzature;
    – macchinari, impianti e attrezzature necessari per l’erogazione di servizi con la formula della sharing economy, purché i predetti beni siano identificabili singolarmente e localizzabili in modalità digitale; – opere edili, esclusivamente nel limite del 30% del programma di spesa agevolabile, strutture mobili e prefabbricati a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata, purché amovibili e strettamente funzionali al raggiungimento degli obiettivi del programma agevolato;
  • immobilizzazioni immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, ivi incluse:
    – le spese per acquisizione di brevetti;
    – le spese per acquisizione di programmi informatici e soluzioni tecnologiche, commisurate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa femminile: sono incluse le spese relative alla progettazione e sviluppo di software applicativi, piattaforme digitali, applicazioni, soluzioni digitali per i prodotti e servizi offerti, ovvero per i relativi processi di produzione e erogazione nonché alla progettazione e sviluppo di portali web, anche a solo scopo promozionale;
    – servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
  • personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa agevolata;
  • capitale circolante, nei seguenti limiti:
    – nel limite del 20% delle spese complessivamente ammissibili, per le agevolazioni concesse per la nascita delle imprese femminili ovvero per lo sviluppo di imprese femminili costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda;
    – nel limite del 25% delle spese complessivamente ammissibili e, comunque, nella misura massima dell’80% della media del circolante degli ultimi tre esercizi alla data di presentazione della domanda, per le agevolazioni concesse per il rafforzamento delle imprese femminili costituite da più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda.
    Le esigenze di capitale circolante devono essere coerenti con l’iniziativa e devono essere connesse al sostenimento, nell’arco di realizzazione dell’iniziativa agevolata, delle seguenti tipologie di spesa:
    i) materie prime, sussidiarie, materiali di consumo;
    ii) servizi di carattere ordinario, strettamente necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
    iii) godimento di beni di terzi, quali le spese di affitto relative alla sede aziendale ove viene realizzato il progetto imprenditoriale; canoni di leasing e costi di noleggio relativi a impianti, macchinari e attrezzature necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
    iiii) oneri per la garanzia di cui all’art. 17, comma 3, del decreto 30.09.2021.
  • Non sono ammissibili alle agevolazioni le spese:
    – relative a macchinari, impianti e attrezzature usati ovvero a investimenti di mera sostituzione degli stessi;
    – relative a imposte e tasse, inclusa l’IVA e ad oneri previdenziali e assistenziali, nonché ai titoli di spesa di importo imponibile inferiore a 500 euro;
    – relative all’acquisto di automezzi, ad eccezione di quelli strettamente necessarie al processo produttivo dell’impresa, nonché, in relazione al mero trasporto dei prodotti aziendali, quelli attrezzati per la conservazione condizionata dei prodotti;
    – effettuate, in tutto o in parte, mediante il cosiddetto “contratto chiavi in mano”.

L’iter di presentazione della domanda di agevolazione è articolato in diversi fasi: prima fase di compilazione dell’istanza e un successivo invio della stessa da effettuare sulla piattaforma on line di Invitalia, l’Ente gestore della misura, che verrà attivata:

  • per le nuove imprese:
    – la compilazione della domanda: dalle ore 10:00 del 05.05.2022;
    – la presentazione della domanda: dalle ore 10:00 del 19.05.2022;
  • per le imprese avviate:
    – la compilazione della domanda: dalle ore 10:00 del 24.05.2022;
    – la presentazione della domanda: dalle ore 10:00 del 07.06.2022.

La presentazione della domanda deve essere effettuata collegandosi al sito www.invitalia.it sul quale è disponibile tutta la documentazione. Una volta terminata la compilazione sarà rilasciato un “codice di predisposizione della domanda”, che servirà in fase di presentazione della stessa. Attenzione va posta al fatto che ogni impresa interessata può presentare una sola istanza di accesso al contributo.