Con Risposta ad interpello 10 gennaio 2023, n. 8, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti relativamente alla possibilità di versare un acconto IRES, calcolato in via previsionale, più elevato di quello dovuto in base al metodo storico, al fine di compensare crediti d’imposta in scadenza (nel caso in esame, si trattava di bonus energetici).
In particolare, l’Agenzia delle Entrate ha affermato che il contribuente può versare spontaneamente, a titolo di acconto, una somma più elevata di quella che sarebbe dovuta in base al metodo storico, anticipando quanto dovuto in fase di saldo.
Tuttavia, nel caso in cui l’imposta a saldo, quindi una volta scomputato l’acconto, risulti a credito, il relativo importo non potrà essere:
- rimborsato al contribuente;
- riportato in compensazione per gli anni successivi, ovvero oltre la naturale scadenza prevista per l’utilizzo dello specifico credito d’imposta (bonus energia).