Con il provvedimento n. 55548 del 28 febbraio 2023, l’Agenzia delle Entrate ha approvato la versione definitiva del modello IRAP 2023 e delle relative istruzioni.
Tra le novità si segnala l’eliminazione del quadro IQ, come conseguenza dell’esclusione da IRAP, dal 2022, delle persone fisiche esercenti attività commerciali (ex art. 3 comma 1 lett. b) del DLgs. 446/97) e arti e professioni (ex art. 3 comma 1 lett. c) del DLgs. 446/97).
Si ricorda che, in base al combinato disposto degli artt. 1 comma 8 della L. 234/2021 e 55 del TUIR, per esercizio di imprese commerciali si intende l’esercizio per professione abituale, ancorché non esclusiva, delle seguenti attività, anche se non organizzate in forma d’impresa (cfr. circ. Agenzia delle Entrate n. 4/2022):
– attività indicate nell’’’art. 2195 c.c. (vale a dire attività industriali dirette alla produzione di beni o di servizi, attività intermediarie nella circolazione dei beni, attività di trasporto per terra, per acqua o per aria, attività bancaria o assicurativa, altre attività ausiliarie alle precedenti);
– attività agricole indicate all’art. 32 comma 2 lett. b) e c) del TUIR che eccedono i limiti ivi stabiliti.
Il citato documento di prassi ha poi chiarito che, in ragione della loro natura di impresa individuale, non sono più soggette al tributo:
– le imprese familiari (anche qualora impieghino collaboratori familiari e dipendenti);
– le aziende coniugali non gestite in forma societaria.
Continuano, invece, a scontare l’IRAP gli studi associati e le associazioni tra professionisti, che dichiarano il valore della produzione assoggettato a imposizione all’interno del quadro IP.